Malattie del rinofaringe e dell’orofaringe: adenoiditi e tonsilliti recidivanti. Reflusso gastro – esofageo: la faringite è determinata dalla variazione del PH ipofaringo-esofageo. La presenza in esofago anche di minime quantità di succo gastrico o di gas, che refluiscono salturiamente dallo stomaco, danneggia chimicamente la mucosa dell’esofago, della faringe e della laringe. Queste mucose cercano di proteggersi producendo un strato di muco che serve a tamponare l’acidità gastrica. Molto spesso il tipico bruciore retrosternale dell’esofagite o la cosiddetta “acidità” non sono presenti, ma si manifesta solitamente con tosse secca soprattutto al mattino, mal di gola, senso di corpo estraneo (“nodo”) in gola, secchezza, difficolta nella deglutizione, disfonia e saltuari episodi di mancanza d’aria (laringospasmo), dovuti al passaggio dei succhi gastrici verso la laringe. Circa il 70% di pazienti affetti da faringite cronica, non altrimenti spiegabile, risulta presente un reflusso gastro-esofageo del tutto asintomatico, ma dimostrabile con test specifici (Ph-metria esofagea, Rx, esofagogastroscopia). La diagnosi delle faringiti e laringiti da reflusso può essere formulata mediante un esame endoscopico (fibrolaringoscopia), che evidenzia una titpica infiammazione (iperemia) della regione posteriore della laringe (retrocricoidea). Patologie generali dell’organismo: in soggetti con turbe gastrointestinali ed epatiche, nei diabetici, negli uremici, nei nefropazienti; Fattori climatico-ambientali: abuso di alcool e/o di tabacco. Condizioni particolari in ambienti di lavoro con clima secco, ambienti surriscaldati o contenenti polveri o vapori.