Il nome deriva dall'unione di due termini greci, in particolare arthro (giuntura) e algos (dolore), differisce quindi dalle altre manifestazioni dolorose delle articolazioni per l'assenza dell'infiammazione come per l’artrite. Le artralgie sono frequenti nei soggetti anziani a causa dei processi degenerativi che coinvolgono le ossa e le cartilagini articolari, ma possono essere frequenti anche in soggetti giovani e sportivi a causa di traumi subiti. Può causare forme dolorose lievi ma anche forme invalidanti che rendono rigido l'arto e compromettono le normali attività quotidiane.
Accanto al dolore, che è il sintomo principale che ritroviamo in un soggetto in caso di artralgia, ne possiamo avere altri quali ad esempio:
- Presenza di febbre, in caso di processi di natura infettiva.
- Rigidità dell'articolazione, che compromette il movimento in modo importante, con limitazione dei movimenti di estensione e flessione.
- Arrossamento e gonfiore dell'articolazione,specialmente in caso di artralgia gottosa o legata a patologie autoimmuni.
- Sensazione di bruciore o di formicolio a livello dell'articolazione colpita o a livello dei tessuti circostanti.
La diagnosi può essere fatta dal medico ortopedico o reumatologo in base ad un primo esame obiettivo ed all'anamnesi del paziente per valutare i sintomi e la loro insorgenza.
@maria teresa carrozzo