L’ecografia renale serve a studiare volumetria e morfologia renali, e a individuare la presenza di eventuali patologie organiche, quali malformazioni, cisti, tumori, calcoli. Nel caso di coliche renali è spesso possibile documentare la presenza e la sede di calcoli ureterali. Nel caso di ematuria (sangue nelle urine) è generalmente possibile escludere la presenza di anomalie delle vie urinarie o di patologie tumorali a carico di reni e vescica. In pazienti affetti da ipertrofia prostatica è possibile inoltre valutare la volumetria e la morfologia prostatica e quantificare un eventuale ristagno urinario post minzionale.
Come si svolge l’ecografia renale
Il paziente viene valutato in posizione supina, talora anche sul fianco o in posizione prona. Dopo aver applicato una piccola quantità di gel sulla pelle del paziente a livello addominale e lombare, il medico radiologo appoggia e muove, sulla parte anatomica in esame, una sonda collegata all’apparecchiatura ecografica, in grado di produrre sezioni anatomiche fedeli delle strutture esaminate. L’esame non è invasivo e non comporta rischi per il paziente. Nel sospetto di patologia vescicale o ipertrofia prostatica, la vescica può essere valutata anche dopo minzione.
Quanto dura l’ecografia renale
La durata dell’ecografia renale / apparato urinario è mediamente di 15-20 minuti.
@maria teresa carrozzo