Consiste nella registrazione dell’ECG e nel rilievo della pressione arteriosa durante uno sforzo massimale costantemente monitorato. L’esame consente di verificare la capacità delle arterie coronarie di fare affluire il sangue necessario al cuore, sotto sforzo; permette inoltre di studiare il comportamento della pressione arteriosa e del ritmo cardiaco mentre l’organismo si avvicina alla soglia anaerobica.
È indicato nelle seguenti condizioni patologiche:
1 – diagnosi di cardiopatia ischemica in pazienti con dolore toracico
2 – valutazione funzionale, del rischio e della prognosi in pazienti con cardiopatia coronarica o pregresso infarto
3 – valutazione dell’efficacia della terapia
4 – valutazione prima e dopo l’intervento di rivascolarizzazione
5 – valutazione di aritmie in casi particolari quali la preeccitazione cardiaca e il prolasso mitralico.
Il test ergometrico, oltre a svelare la natura di dolori toracici sospetti, permette anche di verificare la capacità fisica degli atleti e la possibilità che insorgano aritmie pericolose sotto sforzo massimale, anche in occasione del rinnovo annuale dei certificati per attività sportiva.
Per le suddette motivazioni l’esame è parte integrante ed imprescindibile di una corretta e completa valutazione cardiologica.
@maria teresa carrozzo