Durante l’inspirazione l’aria entra nei polmoni che, insieme alla cassa toracica si espandono e allungano la colonna vertebrale, il diaframma si appiattisce mentre i muscoli intercostali si contraggono spingendo verso l’alto. L’aria inalata raggiunge gli alveoli dei polmoni: questi apportano ossigeno a tutto il flusso sanguigno e nel momento in cui l’ossigeno viene trasferito al sangue, l’anidride carbonica si sposta dai capillari agli alveoli. Durante l’inalazione è importante non rilassare i muscoli addominali in modo da evitare di perdere l’allineamento posturale.
Nella fase dell’espirazione l’aria povera di ossigeno (contenente invece anidride carbonica) viene espulsa passivamente, si ha un rilassamento dei muscoli e del diaframma, la gabbia toracica si restringe e i polmoni si contraggono. In questa fase non vi è attività muscolare, in quanto il ritorno della gabbia toracica in posizione di riposo avviene tramite il rilassamento dei muscoli inspiratori. È quindi fondamentale capire che il muscolo respirante principale è il diaframma, che si distende solo quando espiriamo. Se non viene disteso correttamente il corpo mantiene una parte dell’aria che va ad accumularsi nella parte inferiore dei polmoni, ostacolando una respirazione efficiente.
@maria teresa carrozzo