“I disturbi sessuali si aggiungono agli altri fastidiosi sintomi tipici del cattivo funzionamento della prostata, che rendono la vita (e soprattutto le notti) di chi ne soffre un vero incubo: sonno interrotto per alzarsi continuamente per urinare, corse in bagno durante la giornata, bruciore alla minzione”.
Fastidi che minacciano di rovinare anche le vacanze: proprio quando la coppia dovrebbe poter contare su relax e più tempo libero da dedicare anche alla propria intimità, qualcosa va storto e mette a dura prova l’intesa tra i partner.
La maggior esposizione al sole, converte il triptofano in serotonina, un antidepressivo naturale, migliorando la qualità delle emozioni, aumentando la libido e la secrezione di ormoni sessuali maschili e femminili. Inoltre, le ferie ci tengono lontani dallo stress e dalle preoccupazioni della quotidianità dandoci la possibilità di riappropriarci dei nostri desideri, prendendoci cura di noi stessi. Insomma, un umore più positivo e la prospettiva che tra un po’ si andrà in vacanza creano un mix che favorisce un più facile approccio all’intimità e al sesso. Ma se questo mix si scontra con un problema fisiologico come quelli che possono essere causati dall’Ipertrofia prostatica benigna (Ipb) allora il desiderio sessuale potrebbe avere un drastico calo. Sono circa 8 milioni gli uomini devono fare i conti con problemi come disfunzione erettile (oltre 3 milioni), eiaculazione precoce (4 milioni), disturbi e calo del desiderio (3 milioni) e spesso queste problematiche maschili si ripercuotono sulla donna, generando disturbi come mancanza di orgasmo (quattro milioni e mezzo), vaginismo (un milione), disturbi del desiderio (due milioni e mezzo)”.
@maria teresa carrozzo