L’esame non fa uso di radiazioni di alcun genere, vengono usate soltanto onde sonore, quindi non ha effetti nocivi per la salute. Il paziente viene fatto sdraiare con il pene appoggiato all’addome e in questa posizione viene effettuato l’esame.
Esiste una seconda versione dell’esame detta “dinamica”. Seguendo tale tecnica viene indotta un’erezione farmacologica tramite l’utilizzo di farmaci vasoattivi che portano all’erezione.
Ripetendo l’esame ad intervalli regolari (10, 20 e 30 minuti) dall’iniezione del farmaco si perviene a una serie di misurazioni riguardanti:
- dimensione e dilatamento delle arterie cavernose.
- velocità di afflusso del sangue all’interno dei vasi del pene.
- struttura dei corpi cavernosi sia a riposo che in erezione.
- importante è inoltre lo studio della morfologia del pene al fine di individuare eventuali fibrosi o placche calcifiche.
Una variante che tiene conto della componente emotiva nell’erezione prevede di sottoporre al paziente la visione di filmati erotici, al fine di evitare blocchi di natura psichica che alterino l’esito dell’esame diminuendo la risposta al farmaco. L’esame dura una trentina di minuti in totale e non è doloroso, l’iniezione procura solo un leggero fastidio.
Gli effetti collaterali sono minimi, l’erezione potrebbe prolungarsi oltre i trenta minuti o essere, in rari casi, dolorosa.
L’ecocolordoppler penieno è generalmente prescritto quando si sono già tentati rimedi terapeutici per via orale e quando si sospettano disfunzioni erettili di natura vascolare. Tale disturbo è frequentemente correlato a diabete, aterosclerosi, altri fattori di rischio cardiovascolare o ipertensione.
L’esame serve ad identificare presenza e localizzazione di problemi arteriosi o venosi, in tali casi si ricorre a ulteriori esami più invasivi.