Fino al completamento dello sviluppo puberale, l’andrologia svolge un ruolo fondamentale, soprattutto in ambito preventivo, aiutando a rilevare fattori di rischio o eventuali problematiche prima che si manifestino.
Ad oggi si stima che un maschio su tre abbia problemi andrologici, problemi che possono essere diversi a seconda della fascia di età, come ad esempio disfunzione erettile, eiaculazione precoce, fimosi ma anche varicocele e tumori alla prostata o alla vescica, tutte patologie che possono essere prevenute con regolari controllo andrologici.
Sarebbe buona abitudine che anche i ragazzi e gli uomini iniziassero a considerare l’andrologo come uno specialista di riferimento, alla stregua del ginecologo per le ragazze e le donne.
I medici consigliano di effettuare una visita andrologica nelle varie fasce d’età:
- Prima visita intorno ai 13 anni: si constata l’assenza di problemi di sviluppo degli organi sessuali maschili o eventuali patologie che possano compromettere la fertilità del paziente.
- Seconda visita intorno ai 18 anni: durante la quale si controlla il regolare sviluppo degli organi sessuali maschili, si accerta l’assenza di eventuali varicocele o la presenza di tumori (questa visita è molto importante soprattutto dopo l’abolizione della leva obbligatoria).
- Terza visita intorno ai 50 anni: in questa fascia d’età si consiglia una visita annuale dall’andrologo. Bisogna effettuare l’esame del PSA (Prostate-Specific Antigen o antigene prostatico) un esame del sangue per la diagnosi del tumore alla prostata). Anche in assenza di patologie specifiche si consigliano delle visite andrologiche periodiche.
La visita andrologica si divide in due fasi.
Durante la prima fase della visita il medico raccoglie il maggior numero di informazioni riguardanti il paziente e il suo stile di vita (alimentazione, vita sedentaria, fumo) in modo da delineare un quadro generale sul paziente. Questa fase prende il nome di anamnesi.
Nella seconda fase si effettua la visita vera e propria. Lo specialista, aiutandosi con la palpazione, analizzerà la forma, la dimensione e l’aspetto dei testicoli e del pene
Se il paziente ha più di 50 anni e presenta dei disturbi urologici, l’esame comprende anche l’esplorazione rettale per effettuare una valutazione dello stato della prostata.
Inoltre, grazie ad un esame semplice e indolore come l’ecocolordoppler scrotale lo specialista riesce ad ottenere numerose informazioni sui testicoli, riguardanti la loro dimensione, morfologia, o la presenza di patologie come l’idrocele o il varicocele, quest’ultima una delle principali cause di infertilità maschile.
La visita andrologica, quindi, può avere molteplici finalità, quali:
- prevenzione delle patologie andrologiche
- verifica del normale sviluppo e funzione dell’apparato genitale maschile
- riscontro di problematiche andrologiche come la fimosi, frenulo corto, varicocele, idrocele, tumore alla prostata o alla vescica, eiaculazione precoce
- diagnosi e terapia delle cause di infertilità
- ricevere informazioni sulle malattie sessualmente trasmesse e come prevenirle
In conclusione possiamo dire che, così come per le donne, la prevenzione e la salute sessuale maschile è importante per tutti gli uomini, dagli adolescenti fino agli over 60, al fine di prevenire o diagnosticare una patologia andrologica e trovare la terapia esatta per combatterla.
@maria teresa carrozzo