Le cause che determinano l’insorgere dell’artrosi lombare e più generalmente del processo artrosico non sono ancora del tutto note. Si ipotizza, tenendo conto che il tutto si origina col consumo delle cartilagini, che la malattia si determini quando per una somma di eventi si viene a un delicato equilibrio e le cartilagini non riescono più a sostenere le sollecitazioni a cui sono costantemente sottoposte dal peso corporeo ed iniziano a consumarsi. Per quanto detto si potrebbe in maniera semplice, ma erronea, concludere che la causa dell’artrosi sia il consumo imposto dal trascorrere degli anni.
Certamente l’età conta ed è uno dei fattori importanti che influenza la malattia ma non è certamente l’unico perché altrimenti non si spiegherebbe come molti anziani non soffrono assolutamente di artrosi lombare mentre aumenta il numero di chi inizia a soffrirne in giovane età.
L’ipotesi più plausibile è che quindi esista un insieme di fattori concorrenti a determinare la patologia. I principali sono:
- L’età. Gli anni invecchiano i tessuti che formano le articolazioni ed in particolare cartilagini e liquido sinoviale che le lubrifica e nutre.
- Predisposizione ereditaria. La malattia non è ereditaria ma è provata una predisposizione familiare.
- Peso corporeo superiore al proprio standard fisico e peggio ancora obesità. Un carico che va oltre i parametri per cui è stata progettata la struttura ossea determina una probabilità più elevata della degenerazione articolare delle vertebre lombari che sopportano il peso del tronco.
- Squilibri metabolici ed in particolare glicemia e dislipidemia.
- Lavori usuranti o che costringono per molte ore in una posizione innaturale. Tipico esempio è quello dei camionisti che sono costretti in posizione seduta per lunghi periodi di tempo.
- Squilibri ormonali. Ad esempio di norma le donne sono protette, in età fertile dagli estrogeni. E per tale motivo mediamente hanno meno problemi di artrosi lombare degli uomini. In menopausa invece col calo degli estrogeni detta probabilità sale considerevolmente e supera quella maschile.
- Attività fisica ridotta. Una costante e moderata attività fisica conserva le articolazioni in generale ed in particolare quelle delle vertebre lombari in buona salute. Al contrario una attività fisica carente o inesistente tende ad atrofizzarle e ne comprometterne l’integrità e la funzionalità.
- Traumi locali successivi a incidenti, ma anche posture scorrette e cattive abitudini. Esempio tipico è l’utilizzo da parte delle donne per lunghi periodi della giornata di tacchi alti che costringono durante la deambulazione a posture innaturali che a lungo andare gravano sulla colonna vertebrale ed in particolare sul suo tratto lombare che ne costituisce lo snodo.
- Malformazioni congenite o acquisite come possono essere scoliosi.
Non esiste uno specifico test ematico che riveli l’insorgere dell’artrosi lombare in quanto l’infiammazione non è diffusa e quindi non altera i parametri ematici. Utile per scoprire la malattia è pertanto la radiografia del tratto lombare della colonna vertebrale. Da essa esaminando la riduzione dello spazio intervertebrale ed eventuali disallineamento delle vertebre si riesce a diagnosticare l’artrosi. Se lo specialista ritiene necessario può prescrivere indagini più approfondite delle strutture articolari : TAC e Risonanza Magnetica.