Lombalgia in gravidanza: quali sono le cause del mal di schiena?
È frequente il dolore poiché la donna subisce una rivoluzione ormonale che influisce negativamente sullo scheletro, sui muscoli e sui nervi. I protagonisti di tale cambiamento, che dovrà portare alla preparazione fisica e fisiologica idonea ad ospitare e far crescere il feto nell’utero materno, sono: la relaxina e gli estrogeni.
Questi portano ad un rilassamento muscolare che a sua volta fa perdere la tonicità muscolare nelle zone lombo-sacrali e nella regione dei genitali; questo indebolimento provoca un dolore osseo a livello della colonna vertebrale e quindi il mal di schiena.
Un altro motivo che porta la donna a soffrire è l’equilibrio precario e il naturale sbilanciamento delle ossa del bacino, del collo, delle costole e dei polmoni; il tutto è naturale si verifichi, quando il peso da supportare e sopportare è maggiore ovvero dal sesto mese in poi; è raccomandabile pertanto controllare il proprio peso senza oltrepassare quello forma o normale per una gravidanza alla 24-26ma settimana di gestazione.
È giusto poi aggiungere che una postura non adeguata e scorretta aumenta il dolore alla schiena, così come l’ingrandirsi dell’utero le cui terminologie nervose arrivano al nervo sciatico. Da non sottovalutare le conseguenze date dallo stress, vissuto e provato da molte donne con il “pancione”, che causa mal di schiena.
Lombalgia in gravidanza: si può prevenire o ridurre tale dolore?
La risposta non può che essere affermativa, ma vediamo com’è possibile. Se si vuole almeno ridurre, andrebbero evitati alcuni comportamenti e posture che gravano sulla muscolatura, sui tendini e sui nostri nervi.
Alcuni consigli che si possono dare:
CAMMINARE: Il peso andrebbe distribuito in modo uniforme in tutta la colonna e il bacino e quando si volta o si sposta la schiena, il movimento di rotazione dovrebbe coinvolgere schiena, collo e gli arti inferiori contemporaneamente.
EVITARE DI SOLLEVARE pesi e di piegarsi sulle ginocchia quando si raccoglie qualsiasi oggetto da terra anziché chinarsi in avanti come si fa abitualmente – sbagliando però, o meglio come gli ortopedici dicono di non fare mai in qualsiasi condizione fisica, maternità o meno – .
OCCUPARSI DEI LAVORI DOMESTICI: è consigliabile stirare, lavare o cucinare un po’ più alti per ridurre l’inclinazione muscolare.
SEDERSI: la schiena dovrebbe essere appoggiata su uno schienale alto ed ergonomico o su uno regolabile ma rigido che permetta di aiutare a distribuire meglio il peso.
ABOLIRE I MOVIMENTI troppo bruschi provvedendo prima a voltarsi su un fianco, poi gradualmente alzarsi.
PORTARE SCARPE IDONEE: la comodità è la prima cosa e poi possibilmente basse con un tacco largo ed alto al massimo 4cm; dovrebbero, dunque, essere evitate ballerine o simili e scelte scarpe con lacci o ben regolabili.
SCEGLIERE UN’ADEGUATA GINNASTICA o SPORT APPROPRIATI: nuoto, ginnastica dolce finalizzata a rinforzare l’apparato muscolare lombare, passeggiate, stretching e yoga. Importante è contrarre i glutei e mantenerli elastici.
COMPRARE UNA GUAINA che aiuti a sostenere l’addome nella fase più avanzata della gravidanza.
PRATICARE se necessario – o meglio se dà sollievo – terapie cosiddette suppletive come l’agopuntura e similari.
EFFETTUARE MASSAGGI anche semplicemente o eseguire impacchi freddi o caldi sulla schiena ogni 2 o 3 giorni.
DORMIRE: sul fianco a gambe flesse talvolta con un cuscino in mezzo.
Chiaramente questi consigli dovrebbero aiutare a ridurre il dolore, ma non ad eliminarlo in toto; talvolta sono necessarie delle sedute fisiatriche.
La lombalgia in gravidanza, semplice o complessa, interessa più o meno il 50% delle donne in attesa, soprattutto a partire dal secondo trimestre. Gli specialisti, in particolare ginecologi, fisiatri e talvolta ortopedici, suggeriscono di evitare il sovrappeso; di mantenere una postura corretta sia in piedi, sia camminando e sia a sedere; di praticare l’opportuna ginnastica poiché è abbastanza naturale e fisiologico soffrire di mal di schiena durante la gestazione.
Se già si soffre di scogliosi, lordosi o spondilo-artrosi, non si subirà un particolare aggravamento; come anche se si provvederà con ginnastiche mirate, in particolare quella imparata nei corsi di preparazione al parto.
Rassicuriamo le gestanti: qualora insorgesse il mal di schiena, ci sono rimedi naturali, farmacologici o infine chirurgici che permettono loro di poter vivere al meglio questa situazione.