800mila persone a rischio di invalidità
Proprio per aumentare il livello di consapevolezza su queste malattie, la Sir ha lanciato di recente, durante il suo congresso nazionale che si è a Rimini, una campagna nazionale itinerante in 11 città italiane. Secondo le stime presentate dagli specialisti durante il convegno, infatti, sul territorio nazionale oltre 800mila persone sono a rischio di invalidità, per esempio, a causa delle forme più gravi di artrite reumatoide, artriti sieronegative, spondilite o artrite psoriasica. E se per individuare una malattia reumatica come la fibromialgia in media ci vogliono cinque anni (nei tre quarti dei casi inizialmente viene scambiata per un semplice mal di schiena), per le spondiliti anchilosanti dall’inizio dei sintomi alla diagnosi ne passano di solito sette. «Le patologie reumatiche possono insorgere a qualsiasi età, ma interessano più spesso gli adulti nel pieno della loro vita sociale e professionale - specifica Carlomaurizio Montecucco, presidente della Fondazione italiana per la ricerca sull’artrite (Fira) e direttore della Reumatologia al San Matteo di Pavia -. Oggi, però, abbiamo a disposizione terapie efficaci, specie se somministrate agli esordi della patologia, che possono consentire ai malati di condurre una vita normale. Per questo è importante che medici di famiglia e pazienti sappiano individuare prontamente i sintomi che richiedono un approfondimento specialistico».
Rigidità articolare al risveglio
Riconoscere la malattia in fase iniziale consente di intervenire in modo più incisivo, riuscendo in non pochi casi a impedirne la progressione. «Non bisogna ignorare quindi dolori, ma anche tumefazioni e segni di infiammazione a carico delle articolazioni delle mani o dei piedi che persistono da più di tre settimane - sottolinea Luigi Sinigaglia, presidente eletto della Sir e direttore dell’Unità Operativa Complessa di Reumatologia all’Istituto Ortopedico Gaetano Pini di Milano -. È poi importante parlare con un medico quando una particolare rigidità articolare che interessa soprattutto le mani, si presenta al mattino, dopo il risveglio, e perdura per oltre un’ora. Inoltre, meglio non trascurare una tumefazione che compare velocemente, senza un motivo apparente, associato o meno a dolore e arrossamento locale: il gonfiore è tra i segni più tipici, comune a molte malattie reumatiche». Specie nei giovani, un dolore lombare con irradiazione alle natiche e alle cosce (spesso confuso con una sciatica), che aumenta durante il riposo notturno e si attenua con l’attività fisica, può essere evocativo di un’altra malattia infiammatoria cronica, la spondilite anchilosante, più frequente nei maschi.
Sintomi comuni a diverse patologie
«La diagnosi delle malattie reumatiche può essere resa difficile anche dal fatto che i sintomi sono comuni a diverse patologie - spiega Galeazzi -. Per questo bisogna parlarne con il medico di famiglia e sottoporsi poi eventualmente, a una visita specialistica da un reumatologo, che può stabilire se e quali esami prescrivere per definire con precisione la malattia in questione e la terapia più adeguata». Un caso particolare è quello della già citata fibromialgia, che può presentarsi con mal di schiena persistente e un dolore cronico diffuso, spesso in giovani donne. «Nell’ultracinquantenne deve invece insospettire l’improvvisa comparsa di dolore, soprattutto notturno e mattutino, a entrambe le spalle, con impossibilità di fare movimenti quotidiani normali, come pettinarsi o allacciare il reggiseno - conclude Montecucco -. O un male alle anche con difficoltà, per esempio, ad alzarsi da una poltrona, specie se accompagnato da mal di testa e calo di peso. Potrebbero infatti essere i primi sintomi di una polimialgia reumatica, che se colta inizialmente può essere curata e guarita con una semplice terapia».
La malattia «dai 200 volti»
Il concetto medico di “reumatismo” racchiude più di 200 quadri clinici diversi e viene usato per indicare molteplici sindromi e malattie (definite appunto reumatiche) che sono caratterizzate da infiammazione e coinvolgono le strutture che compongono l’apparato locomotore come muscoli, ossa, articolazioni e tendini. Subdole e silenziose, le patologie reumatiche danneggiano a poco a poco cartilagini e tessuti circostanti, senza dare inizialmente segni evidenti. Per aumentare la conoscenza sulle patologie e i disturbi reumatici la Società Italiana di Reumatologia ha lanciato la campagna nazionale itinerante #ReumaDays, che tocca 11 città (Rimini, Ancona, Pescara, Potenza, Ragusa, Cagliari, Siena, Perugia, Brescia, Udine e un’altra da definire). In ogni tappa sono installati nelle piazze punti informativi nei quali viene distribuito materiale divulgativo e dove i medici SIR spiegano le principali malattie reumatiche e le più importanti terapie per contrastarle.
Fonte: Corriere Salute