Vediamo insieme di quali alimenti si tratta. Innanzi tutto l’ananas, un frutto che è facile da reperire praticamente in tutte le stagioni dell’anno. Un bel frullato di ananas, o anche una bella macedonia a base di tale frutto, è in grado di dare una scossa alla tiroide in quanto contiene iodio che, come detto in precedenza, è fondamentale per il suo buon funzionamento. Oltre tutto l’ananas è considerato un eccellente bruciagrassi, uno dei frutti maggiormente presenti nelle diete dimagranti, proprio per la sua capacità di accrescere l’efficienza del metabolismo, grazie appunto al fatto che migliora la funzionalità della tiroide. Ragion per cui si tratta di un frutto che non dovrebbe mai mancare in tavola.
Altro alimento particolarmente ricco di iodio sono gli spinaci, una verdura a foglia verde particolarmente apprezzata anche in tavola, perché si presta a numerose e gustose preparazioni. Si tratta di una verdura che si consuma cotta, e può essere utilizzata anche per la preparazione di torte rustiche, di risotti, nonché di paste di vario tipo. Ma le virtù degli spinaci non si esauriscono solo allo iodio che, come detto, è fondamentale per il buon funzionamento della tiroide, perché sono ricchi anche di tante altre eccellenti proprietà che li fanno essere dei veri amici della salute.
Il pesce, altro alimento ricco di iodio, ottimo quindi per chi soffre di ipotiroidismo. È ricco anche di acidi grassi omega 3, quindi un alimento perfetto per chi soffre di problemi cardiovascolari, per chi ha i livelli di colesterolo troppo elevati. Bisogna tuttavia fare attenzione perché, per colpa dell’inquinamento dei mari, non è affatto raro ritrovarsi nel piatto un alimento purtroppo ricco anche di mercurio, che certamente amico della salute non è, anzi tutt’altro. Ma a parte questo problema, gli omega 3 contribuiscono allo sviluppo dell’intelligenza, proteggono la pelle e il cuore, allontana l’asma e aiutano a tenere i livelli di colesterolo sotto controllo.
I funghi, ed è proprio questa la stagione in cui la loro presenza nei boschi è maggiore. Sono ricchi di sostanze antiossidanti, che contrastano l’invecchiamento cellulare, per cui il loro consumo aiuta a mantenersi in perfetta salute e, grazie anche all’alto contenuto di fibre, regola l’intestino, contrasta l’accumulo di colesterolo nel sangue e quindi le malattie cardiovascolari. Attenzione però, i funghi non vanno mai raccolti se non li si conoscono perfettamente, così come non vanno mai acquistati a cuor leggero dai tanti che in questo periodo li offrono in vendita lungo le strade di montagna. Certo che i funghi coltivati non potranno mai essere paragonati nemmeno lontanamente ad un bel porcino o ad una mazza di tamburo, tanto per fare un paio di esempi, ma la prudenza è fondamentale, è obbligatoria.