Le domande successive riguardano alcuni dettagli sui sintomi: quando sono iniziati, se sono sintomi saltuari o persistenti, se sono presenti solo in certi periodi dell’anno e se si manifestano in circostanze specifiche, come ad esempio in presenza di animali, con un determinato alimento o dopo aver assunto un farmaco.
L’esame obiettivo può essere generale o limitato agli organi interessati, come la cute o l’apparato respiratorio. Se la visita è stata prenotata per alterazioni cutanee che al momento non sono presenti, può essere utile portare in visione fotografie per definire in modo più preciso il tipo di lesione.
La visita può essere integrata con l’esecuzione di test cutanei: con allergeni inalanti (pollini, acari, animali, micofiti) in caso di sintomi respiratori, con alimenti se c’è il sospetto di un’allergia alimentare.
Si può, così, identificare l’allergene responsabile e impostare il trattamento più indicato.
Al termine della visita allergologica viene consigliata la terapia: la prevenzione, che consiste nell’evitare il contatto con l’allergene, è la soluzione più indicata. Se questo non è possibile, viene consigliata una terapia sintomatica con farmaci antiallergici, generalmente ben tollerati e in grado di alleviare i sintomi. Per l’allergia a inalanti (pollini, acari domestici) può essere consigliata una terapia preventiva con un vaccino che contiene l’allergene responsabile dei sintomi respiratori e che ha un effetto specifico per l’allergene somministrato.
A cosa serve la visita allergologica?
La visita allergologica serve per valutare la possibile natura allergica dei sintomi, per impostare gli accertamenti allergologici utili per la diagnosi e per consigliare la terapia.