Il Test di Papanicolau, o Pap Test, consiste in un test di screening che consente di rilevare precocemente il tumore al collo dell’utero o altre anomalie, non individuabili attraverso una normale visita ginecologica, che potrebbero diventarlo in futuro. Il Pap Test è quindi un esame di prevenzione, eseguito su donne sane.
L’esame è effettuato dal ginecologo, durante una normale visita di ginecologica, e consiste nel prelievo di una piccola porzione di muco dal collo dell’utero e dal canale cervicale, tramite una speciale spatola. Il muco viene poi esaminato in laboratorio attraverso metodi di colorazione appositi ed un esame computerizzato. Il Pap Test consente anche di esaminare l’equilibrio endocrino della donna e la presenza di infezioni batteriche, virali o miotiche.
Secondo il Piano Sanitario Nazionale, ogni donna tra i 25 e il 64 anni dovrebbe sottoporsi al test una volta ogni tre anni.
Il test è consigliato a tutte le donne sessualmente attive, poiché risulta il principale test di screening per individuare il virus dell’HPV, trasmesso attraverso rapporti sessuali.
Anche le donne in menopausa dovrebbero sottoporsi all’esame, almeno fino ai 65-70 anni, per ottenere informazioni sullo stato dell’endometrio uterino.
Il Pap Test può essere eseguito su donne vergini, senza provocare la rottura dell’imene (in tal caso però, il ginecologo deve essere informato per poter adottare misure più delicate) e su donne in gravidanza, senza provocare danni al feto.
Il Pap Test non può essere eseguito durante il flusso mestruale, ma almeno una settimana prima di quando si prevede il ciclo successivo o tre giorni dopo la fine dell’ultimo ciclo. Nei due giorni prima di effettuare il test è consigliabile evitare deodoranti intimi, prodotti spermicidi, lavande, creme e ovuli vaginali. Inoltre, sarebbe meglio astenersi da rapporti sessuali, poiché potrebbero alterare i risultati dell’esame.