Le donne, che manifestavano già dei primi segnali di prolasso, sono state divise in due gruppi: al primo è stato chiesto di partecipare a cinque lezioni individuali in cui avrebbero appreso le tecniche di esercizi per il pavimento pelvico, oltre a lezioni di pilates da fare anche a casa. Queste donne hanno ricevuto anche dei consigli personalizzati sullo stile di vita. Alle restanti donne sono stati impartiti invece solo questi consigli.
(Nell’arco di due anni – è emerso dalla ricerca – le donne del primo gruppo hanno riferito una minore incidenza di sintomi di prolasso genitale: solo il 6% di loro ha dovuto ricorrere a qualche forma di trattamento (dalla chirurgia all’utilizzo dell’ovulo vaginale) rispetto a una percentuale maggiore nel secondo gruppo, pari al 14,4%.
Fino alla comparsa dei primi segnali di prolasso genitale è possibile dunque intervenire con la fisioterapia: Le donne coinvolte nella ricerca in oggetto, presentavano un prolasso di grado lieve-medio. In caso di maggiore severità del prolasso gli esercizi non sarebbero utili alla donna, mentre l’attività fisica è utilissima proprio in chiave preventiva, prima della comparsa dei sintomi iniziali.
@maria teresa carrozzo