La tossina botulinica di tipo A svolge un ruolo insostituibile nel trattamento dell’iperidrosi.
L’iperidrosi idiopatica primaria è un disturbo congenito che colpisce lo 0,5% della popolazione,
caratterizzato da una sudorazione eccessiva e invalidante localizzata per lo più ad ascelle, mani e piedi.
Si tratta di una condizione estremamente spiacevole dal punto di vista sociale che per fortuna può essere risolta con questo trattamento rapido e sicuro.
L’eccessiva sudorazione è influenzata da fattori fisiologici e patologici.Tra i fattori fisiologici incidono molto il clima, lo stress, l’ età e il sesso in quanto donne e anziani risultano meno colpiti.Talvolta purtroppo l’iperidrosi può rappresentare il segno prodromico di patologie ben più gravi come il feocromocitoma , motivo per cui la terapia è imprescindibile da un corretto percorso diagnostico.
Dal punto di vista anatomopatologico nell’iperidrosi le ghiandole sudoripare appaiono morfologicamente simili sia nell’irrorazione che nell’innervazione , sono però sottoposte ad una eccessiva stimolazione.
La tossina botulinica inibisce la secrezione del sudore bloccando il rilascio di acetilcolina dalle membrane pre-sinaptiche. Il suo effetto comincia 3-5 giorni dopo la somministrazione , raggiunge un picco massimo dopo 15 giorni e può arrivare a durare fino a sei-otto mesi.
Sono stati utilizzati agenti topici per trattare l’iperidrosi spesso causando irritazione e quindi effetti collaterali così come accade ricorrendo a farmaci sistemici . Anche la terapia chirurgica viene proposta come soluzione, ma risulta ovviamente molto più invasiva.
L’area ascellare da trattare ha di solito un aspetto ovalare che corrisponde all’impianto dei bulbi piliferi. La tossina si inietta in una trentina di siti distanti all’incirca 1 cm l’uno dall’altro . Il dolore e’ minimo e non richiede alcuna anestesia se non l’applicazione di una crema anestetica mezz’ora prima dell’inoculazione . L’effetto terapeutico rasenta il 100% dei risultati.
Nel trattamento dell’iperidrosi palmare e plantare le iniezioni risultano lievemente più dolorose, per questo l’applicazione di una pomata anestetica deve necessariamente essere generosa e se non basta è consigliabile ricorrere al blocco anestesiologico dei nervi.
In mani istruite è una terapia di semplice esecuzione e di grande soddisfazione per il paziente .
Dott.ssa Monica Giangrande