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Tacchi alti: sono nocivi per la schiena?...................... di Maria Teresa Carrozzo

 

Se da una parte portano i benefici estetici sopra citati, dall’altra, però, usati quotidianamente possono portare gravi problemi alla salute, non solo alle articolazioni del piede e alle dita del piede, ma anche a gambe a collo e schiena.
Tali problemi sono provocati da quasi tutti i tipi di tacchi con un’altezza superiore ai 4 centimetri.
Ciò non significa eliminare i tacchi alti dalle nostre vite, ma piuttosto farne a meno quando non ce ne è bisogno.

Per camminare con un buon equilibrio il peso del corpo deve essere distribuito in modo simmetrico, cioè il 50% del peso deve gravare sul tallone e 50% deve gravare sulla parte anteriore del piede, nel metatarso. Bilanciamento che viene alterato con tacchi alti. Con un tacco di 4 centimetri si avrà solo un piccolo sbilanciamento ai danni della parte anteriore del piede.
Con tacchi superiori a 8 o 9 centimetri si avrà uno sbilanciamento in avanti che è stato calcolato in circa il 90%, facendo gravare quasi tutto il peso del corpo solo sul metatarso che, quindi, sarà sottoposto ad un grande sforzo e graverà anche sulla schiena.

Per quanto riguarda la postura, i tacchi alti alzano il tallone, alterando il naturale equilibrio del corpo sbilanciandolo in avanti.
Per combattere questo sbilanciamento, evitando di cadere in avanti, il corpo è costretto ad adottare una serie di compensazioni che si ripercuotono su tutto l’organismo. Tali compensazioni si avranno o a livello delle ginocchia o a livello della schiena.

La compensazione sulle ginocchia si ha flettendo le ginocchia che, spostandosi in avanti, portano indietro baricentro del corpo tornando in equilibrio. Questa postura però, oltre a dare un aspetto goffo aumenta sensibilmente la sollecitazione sulle ginocchia con la possibilità di provocare lesioni alle ginocchia e l’osteoartrite.

La compensazione sulla schiena si ha quando le ginocchia non vengono flesse. Per evitare lo sbilanciamento sarà necessario inarcare la schiena portando indietro la parte alta del tronco. In questo modo i glutei sono più sporgenti, la curva lombare è accentuata e il torace viene esposto più in avanti.
Questa postura errata e non naturale, dovuta all’adattamento del nuovo equilibrio, provoca il mal di schiena, causato da contratture muscolari, ma a lungo andare può provocare vere e proprie degenerazioni articolari come ernie e protrusioni.
Se invece si hanno già problemi alla schiena, i tacchi possono accentuarli o addirittura crearne di nuovi.

Come detto precedentemente, l’uso di tacchi alti aumenta la pressione esercitata sul metatarso, che, in combinazione con la forma ristretta della punta della scarpa, costringe le dita del piede a stare in uno spazio ristretto e in una posizione non naturale. Questa situazione può portare diverse patologie che colpiscono le dita del piede come:

  • Alluce valgo
  • Deformità di Haglund
  • Dita a martello

I tacchi alti, inoltre, stressando maggiormente il tendine di Achille possono causarne una perdita di elasticità e conseguenti dolori cronici.

Infine, i tacchi alti provocano il verificarsi del nemico numero uno delle gambe delle donne: la cellulite. Questa viene accentuata in quanto i tacchi alti ostacolano la corretta circolazione dei liquidi nei tessuti favorendone il ristagno e dunque l’insorgere della cellulite.

@maria teresa carrozzo

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