Il nervo sciatico, chiamato anche nervo ischiatico, è il nervo più grande e più lungo del corpo umano, che si estende dalla parte bassa della schiena e percorre tutto l’arto inferiore, arrivando fino al piede. La compressione nel nervo sciatico porta ad una patologia nota come sciatica o sciatalgia lombare. Per lombosciatalgia infatti si intende una condizione che provoca dolore nella zona lombare, in uno dei due glutei e in uno dei due arti inferiori; può localizzarsi sia posteriormente che lateralmente.
Il dolore provocato dalla lombosciatalgia, oltre ad essere ben delimitato ad un’area del corpo, è acuto e può causare anche sensazioni di formicolio, mancanza di forza muscolare e difficoltà nel camminare. Nei casi più gravi, costringe la persona che ne è colpita all’assoluto riposo anche per diversi giorni.
Lombosciatalgia: le cause
La patologia, comunemente nota come “sciatica”, spesso è causata da un sovraccarico di lavoro. Chi solleva pesi, esegue lavori pesanti, determinando una torsione ripetitiva del tronco, può provocare questo tipo di irritazione del nervo sciatico. Oltre a ciò, possono giocare a sfavore eventuali alterazioni patologiche o interventi chirurgici della colonna vertebrale.
La lombosciatalgia può trovare la sua causa anche dalla presenza di un’ernia del disco o da altre problematiche che comportano un eccessivo lavoro da parte della zona muscolo-scheletrica lombare.
Altri fattori che certamente non aiutano sono alcune condizioni particolari come il sovrappeso, l’obesità, la sedentarietà, l’anzianità, patologie come l’artrite e il diabete, traumi alle natiche e alle cosce, ed anche la gravidanza. Soprattutto negli ultimi mesi, infatti, la futura mamma si vede sovraccaricata del peso del bambino che può irritare il nervo sciatico.
Fin dalla prima irritazione del nervo sciatico, la lombosciatalgia si presenta con sintomi evidenti. Il dolore dipende dallo stadio di avanzamento dell’infiammazione. Le persone che ne soffrono avvertono dolori penetranti, brucianti o forti come delle scosse elettriche.
Questi sintomi spesso sono avvertiti con maggiore intensità dopo starnuti, colpi di tosse o quando la persona si alza in piedi dopo aver trascorso molto tempo in posizione seduta.
In ogni caso, i sintomi della lombosciatalgia sono monolaterali; il dolore, quindi, non interessa mai entrambi i lati del corpo, ma colpisce solo la parte destra o quella sinistra. Se il dolore viene avvertito a livello del gluteo sinistro, quindi, potrà diffondersi anche lungo l’arto sinistro e la stessa zona lombare, ma non nella corrispettiva area destra.
Il formicolio, la scarsa sensibilità e la mancanza di forza muscolare che si possono avvertire in concomitanza con il classico dolore da sciatalgia spesso si localizzano in zone diverse rispetto a quest’ultimo.
Lombosciatalgia: come comportarsi?
Poiché possono essere diversi i motivi per i quali il nervo sciatico si infiamma, è opportuno prima di tutto andare ad individuare con certezza la causa scatenante. Ѐ importante rivolgersi al proprio medico quando ci si accorge che i sintomi della sciatica tendono a peggiorare, quando i dolori sono troppo forti da poter essere sopportati o quando si sono presentati in modo repentino in seguito ad un trauma o ad un impatto violento.
Bisogna, quindi, sottoporsi ad un esame obiettivo, da condurre in concomitanza con l’anamnesi del paziente. Solitamente, si ricorre a procedure diagnostiche più elaborate solo quando il dolore è fortissimo o si ipotizza una causa scatenante particolarmente grave. Solamente in questi casi, si può sottoporre la colonna vertebrale ai raggi X, alla risonanza magnetica nucleare, alla TAC o all’elettromiografia.